MADRETERRA in sintesi.
Il problema principale per la maggior parte delle patologie che colpiscono l’uomo moderno è l’iperalimentazione, ovvero, la quantità giornaliera di calorie che somministriamo al nostro organismo, pensando ovviamente di fare la cosa giusta. Fin da piccoli bambini siamo abituati a pensare che “più mangiamo e meglio stiamo” ma soprattutto l’errore sta nel fatto, di aver ormai impostato una dieta giornaliera che nella maggior parte dei casi è basata per il 60-80% delle calorie assunte su carboidrati raffinati o complessi (pane, pasta, lieviti, ecc). Questo tipo di alimento, genera una serie di disturbi del metabolismo, tali da innescare sofferenze che a lungo andare diventano malattia. Questo vizio alimentare, ormai assai diffuso, è legato ad un errore di concezione dell’alimentazione, in quanto non sono più rispettati i criteri e canoni della vera ed unica dieta mediterranea. Ciò significa che nell’era moderna, l’uso smodato di alimenti di facile consumo, facile reperibilità e basso costo, hanno indotto il mercato alimentare a produrre un’enormità di alimenti a base di carboidrati raffinati – se fosse possibile fare un paragone con la vera dieta mediterranea, potremo constatare che i nostri nonni si nutrivano di alimenti, prevalentemente ottenuti dai territori su cui vivevano, con basso impatto ambientale e con enorme relazioni con le stagioni e conseguente elevata genuinità dei prodotti ottenuti, ma soprattutto non avevano a disposizione abbondanti quantità di cereali e farine, pertanto dovevano parsimonizzare l’uso di questi prodotti.
Cosa assai più importante è che ciò che usavano come farine per la lavorazione dei prodotti come pane, pasta, pizza, dolci e altro, aveva delle qualità organolettiche notevolmente più naturali ed equilibrate per il consumo umano. Quei frumenti da cui si ottenevano prodotti finali così genuini e altamente digeribili, sono oggi classificati come frumenti antichi, in grado di dare ottimi apporti nutrizionali con indici glicemici e glutinici assai bassi e ben tollerati dall’organismo umano. Tali qualità si evidenziavano come benefiche per la salute proprio perché quei prodotti non erano molto frequenti nella dieta e soprattutto erano di ottima qualità nutrizionale e digestiva.
Nel corso dell’evoluzione, lo zucchero fu a disposizione dei nostri progenitori sotto forma di frutta solo per pochi mesi all’anno …. o sotto forma di miele, difeso dalle api.
Di recente, invece, è stato aggiunto in quasi tutti gli alimenti industriali, limitando la scelta dei consumatori.
La natura rese difficile accedere agli zuccheri, l’uomo l’ha reso facile.